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Nonostante la lunga dominazione dei Visconti e degli Scaligeri, l'intero complesso, composto da grossi ciottoli morenici, presenta una merlatura di tipologia guelfa, frutto sicuramente di semplicistici restauri eseguiti in passato.

Al Castello si accede dal suo lato meridionale tramite una porta ed un ponte levatoio restaurati e ripristinati nel 1980 da un intervento curato dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici. (1)

Sul lato destro dell'ingresso principale si apre una postierla per il transito pedonale, mentre nella parte superiore, in una nicchia, è conservato una leone di S. Marco, simbolo della dominazione veneta.

Prima dell'ingresso, sempre sulla destra, si innalza la massiccia struttura in ciottoli e mattoni del baluardo (2), sulla cui sommità esistono ancora tracce di incavi che possono essere interpretati come alloggi di bocche da fuoco poste a difesa della fortificazione.

Varcato l'ingresso, sulla destra sono visibili i resti dei locali di servizio del corpo di guardia, attraverso i quali, nella parte sottostante, si può accedere alla Casamatta del baluardo.

Percorsa una breve rampa, dal lato sinistro ci si immette nel Quartiere Principale che conserva ancora i resti di camini delle caserme per l'alloggio delle truppe (4), un locale dotato di ampio forno ed un pozzo per la raccolta dell'acqua piovana.

Un portale ad arco a sesto acuto (5) immette nel Quartiere di Tramontana, alla cui estremità sono visibili i resti di una postazione di avvistamento e di artiglieria venuti alla luce nella metà degli anni Ottanta (6).

Percorrendo a ritroso il cammino di ronda (7), dal quale si è in grado di godere di uno spettacolare panorama del lago di Garda, si giunge all'ingresso della Rocchetta (8) a fianco del quale si può notare la solida struttura del maschio, dotato di prigione (9).

Superato l'ingresso, sul lato destro si possono osservare gli ambienti restaurati del quartiere di Monizione (10) attraverso i quali ora si è in grado di raggiungere la sommità del Maschio, punto più alto di tutta la Fortezza.

Il fianco meridionale, dal quale si gode di un'ottima vista sul centro storico del paese e su buona parte della pianura, conserva ancora i resti di alcuni ambienti, ridotti praticamente al solo pavimento (11).

Parallela al lato interno orientale della Rocchetta si erge la Casa del Castellano (12), antica dimora del responsabile della Fortezza, che presenta una pianta rettangolare. I locali del piano rialzato, che contengono (unico elemento architettonico degno di nota) un camino di epoca rinascimentale, accolgono attualmente il Museo Civico Ornitologico. Sotto di essi si apre un vasto seminterrato - un tempo magazzino o stalla - ora trasformato in moderna sala conferenze.

Sul retro della Casa sono state portate alla luce alcune cisterne per la raccolta dell'acqua piovana (13), al cui rifornimento provvedeva anche il pozzo di acqua sorgiva tuttora visibile nei pressi del fabbricato.

Nell'angolo nord orientale si apre la Porta di Soccorso (15) dotata di una lunga e stretta scalinata che scende fino alla base esterna del castello, dove, in una nicchia scoperta nel 1838, furono rinvenuti alcuni scheletri umani. Nello stesso anno venne demolito il rivellino che provvedeva alla difesa della porta stessa (16).

Il lato settentrionale della Rocchetta è caratterizzato dalla presenza di resti di altri ambienti la cui funzione è di difficile interpretazione (17).

 

 

 

 

Il Castello di Lonato, comunemente denominato Rocca, si erge sulla sommità di uno dei rilievi dell'anfiteatro morenico che domina la parte meridionale del lago di Garda.

Il versante sud di questa collina accoglie il centro storico dell'abitato di Lonato, la cui estrema periferia si estende oggi fino a lambire le prime testimonianze della pianura padana.

La fortificazione, destinata prettamente ad esigenze di ordine militare e difensivo, si presenta come una delle più imponenti di tutta la Lombardia; la sua pianta irregolare rivela infatti una struttura lunga quasi 180 metri e larga mediamente 45 metri.

Due sono i corpi che, a livelli differenti, la compongono: la Rocchetta nella parte più alta e, più in basso, quello che è denominato il Quartiere Principale.

Il Luogo - The Place

The Castle of Lonato, locally known as the "Rocca",stands on the summit of one of the hills in the Morenic Amphitheatre dominating the southern side of Lake Garda. The southern slope of this hill shelters the historical centre of Lonato, the limits of which, today, border the Padana lowlands.

The fortification may be considered one of the most important in Lombardy. Its irregular and vaguely irregular form reveals a central structure almost 180 meters in length and approximately 45 metres in width.

It is composed of two structures at different levels: the so-called Rocca in the upper part and, lower down, what is called the General Quarters.

Despite the long domination by the Visconti and Scaligeri families, the walled embankment, built in large morenic rocks, carries Guelph merlons.

On the southern side, the Castle may be entered through a door and drawbridge (1), which were restored in 1980 thanks to the intervention of the Superintendence of Architectural Works. In the right wall, a postern allows the passage of a single person, while a niche overhead houses the Lion of San Marco, symbol of Venetian dominance.

Before the entry, on the right, rise the immense brickwork ramparts(2), on whose summit there are still traces of the niches for the cannons placed in defence of the fortification.

Once through the entry, again on the right, it is possible to visit the ruins of the guard rooms (3),through which it is possible to reach the entry to the rampart pill-box.

After going up the steps, on the left side it is possible to enter the Headquarters which still show the remains of the chimney flues from the troupe barracks (4) (also called "quarters"), as well as a room provided with a great oven for cooking the food.

Through an acutely-pointed archway access may be gained to the northern quarters where, on the far side, it is possible to visit the remains of a look-out and artillery post (6), brought to light in the mid-eighties.

Going back along the rounds (7), from which it is possible to enjoy a spectacular panorama of Lake Garda , one reaches the entry to the Rochetta (8), by the side of which edges rises the solid structure of the keep, with its dungeons (9).

Once past the entry, on the western side it is possible to observe the restored look-out Monizione quarters (10), through which it is now possible to reach the top of the keep, the highest point in the whole castle.

The southern side, from which one can get a clear view of the historical centre and great part of the plains, still preserves the remains of some rooms, reduced to paving and side-walls (11).

Parallel to the east side of the Rochetta rises the Lord's dwelling (12), home in ancient times of the holder of the castle. It is a rectangular structure with rooms on two floors: the first is now place of the ornithological museum while in the basement was transformed a few years ago in a conference-room.

Recently, at the rear, excavations have brought to light the cisterns used to collect and store rainwater (13), which were also fed by the well which is still visible near to the house.

In the north-eastern corner , the emergency door opens with a long and narrow staircase leading to the external base of the castle, where in 1938, several human skeletons were discovered in a niche. In the same year, the ravelin protecting this door (16) was demolished.

The northern side of the Rocchetta is characterized by the remains of some rooms, the function of which is difficult to interpret. (17)

La maratona si svolgerà  nel Quartiere Principale della Rocca, nell'elegante tensostruttura di 300 mq,  riscaldata e con pavimento in parquet

 

Tango Marathon will take place in the main court of Rocca Viscontea, in an elegant 300 mq temporary frame structure, heated , parquet floor

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